La seconda serata della rassegna di danza contemporanea Dance Crossing promossa da Movimento Danza, prosegue con 120 gr un lavoro di Sara Pischedda.
Esisto davvero se nessuno mi vede? Le persone mi vedono anche se il mio aspetto non è come dovrebbe essere? Quanto spazio ci si aspetta che il corpo possa occupare, quanto spazio mi è consentito? Il corpo può diventare invisibile, oppure troppo visibile: esposto, misurato, valutato, criticato, idealizzato, idolatrato, esaltato, censurato. Mettiti in posa, fai il tuo broncio sexy – scatta.
I click e i flash della fotocamera del tuo telefono si confondono con i pensieri, in un continuo brusio di fondo che stordisce e ottunde la mente: è come un aspirapolvere acceso che inghiotte l’immagine che hai di te stesso. Vivi all’incessante ricerca di conferme, l’imperativo è essere conforme allo standard. Fino a che punto lasciamo che le parole che possono descrivere il nostro aspetto fisico definiscano anche la nostra identità?
coreografia e interpretazione Sara Pischedda
suono Marco Schiavoni
light design Stefano De Litala
produzione Asmed Balletto di Sardegna
A causa delle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, i posti in sala sono limitati.
Si consiglia di prenotare o acquistare in anticipo i biglietti.
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