Ospite di Ethnos, il festival organizzato da La Bazzarra, Wang Li: originario di Tsinghao (Cina), ha fatto dell’arpa Jaw il suo strumento preferito, creando a poco a poco un sonoro spazio di ricerca e libertà. La sua musica copre l’intera gamma di sottigliezze vibratorie che un’arpa Jaw può rendere. Ti porta in un mondo interiore che riporta tutti agli echi della propria infanzia, dal tumulto interiore e il vortice della vita al silenzio. Qui non ci sono altro che respiri e vibrazioni, ricordi e visioni. Il suo mondo immaginario è colmo di una risonanza che è allo stesso tempo personale e universale.
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