L’ Ensemble Dissonanzen torna con la forza del dialogo; secondo concerto Voci che sviluppa l’idea del dialogo tra la voce umana e le voci della natura, innescato dall’incontro tra due lavori storici: Sequenza III di Berio e Vox Balaenae di Crumb. In Sequenza III, scritta da Berio nel 1965 per Cathy Berberian, tutte le espressioni della vocalità umana trovano spazio in una drammaturgia serratissima di cui la performer vocale è protagonista, mentre Crumb chiede agli esecutori, anche attraverso espedienti teatrali, di diventare medium delle voci di una natura de-umanizzata. E se Boccadoro si rifà ancora alla natura nel suo recente brano per flauto dolce, dall’andamento quasi improvvisato da antica ballata cinquecentesca, è sicuramente all’umano che s’ispirano Vacchi nel suo omaggio a Goethe, alla cui Mignon concede un’inquieta sensualità, e Francesco Pennisi nelle sue lettere ad amici immaginari. Particolarità della serata la prima assoluta di un lavoro di Cosmi So ancora che visse III da Ungaretti.
Eleonora Claps, voce
Tommaso Rossi, flauto
Manuela Albano, violoncello
Ciro Longobardi, pianoforte
Programma:
Luciano Berio, Sequenza III per voce sola
Fabio Vacchi, Mignon per voce e pianoforte
Carlo Boccadoro, Il vento nelle grondaie per flauto dolce solo
Francesco Pennisi, Post scriptum (da Carteggio) per flauto e violoncello
Gabriele Cosmi, So ancora che visse III, nuova versione per soprano, flauto, violoncello e pianoforte (prima esecuzione assoluta)
Georg Crumb, Vox Balenae per flauto, violoncello e pianoforte