Una nuova produzione firmata Art Garage e Körper: Danza, teatro, musica, videoproiezioni, luce, parole e interazione digitale danno vita ad uno spettacolo magico, irrazionale, razionale. Cielo.
Nello spazio apparantemente definito, eppure immenso, dove ogni cosa è intuibile e ma mai manifesta, un luce soffusa svela il femminile e accompagna l’intreccio relazionale. Un disegno dinamico e ancestrale da cui si sprigionano movimenti dal ritmo crescente e che vede la sua genesi nell’estasi mistica fino alla connessione con l’infinito.
L’universo e le sue leggi, lo spazio e la sua potenza si confrontano con la matrice femminile che tutto crea. Ishtar con la sua stella a otto punte, simbolo della femminiltà, e prima Dea Madre ad essere venerata è la massima espressione del femminino nelle antiche civiltà. Dal suo mito derivano il culto di Iside, di Venere,fino a Maria. Un viaggio che attraverso una moltitudine di donne si connette con l’universo e racconta con proiezioni, disegni e testi il potere immenso della donna e la sua capacità di collaborare, di reagire, di cambiare pur mantenendo la propria femminilità.
Cielo è un’incessante danza astratta, forte e dinamica, delicata e potente, una danza che a tratti segue il movimento degli astri e ne svela il carattere magico e fisico in una dicotomia perfetta ma anche evocativa in uno spettacolo al limite del magico. “Cielo” è anche un percorso semantico che attraversa i millenni tra legenda, scienza, filosofia e pura immaginazione.
Danzatori (in ordine di apparizione): Valentina Schisa, Sara Lupoli, Maria Anzivino, Olimpia Graziosi, Marianna Moccia, Ilaria Punzo, Giulia Iurza, Rossella Iavarone, Roberta Zavino, Monica Cristiano, Luisa Clemente, Marcella Martusciello, Claudia Crispino, Ginevra Cecere; con Valeria D’Antonio e Vanessa Migliaccio
coreografia e regia Emma Cianchi