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Tel. 081 402395

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Il Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini si costituisce come Associazione senza scopo di lucro nel 1997 per dare forma coerente al progetto di valorizzazione artistica e di ricerca interdisciplinare, dedicato al patrimonio musicale e teatrale napoletano dei secoli XVI-XVIII e ai suoi riflessi nella contemporanea produzione musicale europea. Da subito il progetto culturale che il Centro promuove raccoglie importanti riconoscimenti: l’ambitissimo premio della critica musicale Franco Abbiati per l’intraprendente e insostituibile contributo alla riscoperta esecutiva e critico editoriale del barocco napoletano; il Premio Efesto – Mediterraneo dell’ Associazione Aziende Storiche Familiari Campane I Centenari, per il contributo allo sviluppo culturale del territorio, e al prestigio della regione Campania in Italia e nel mondo; cui si aggiungono i prestigiosi premi e riscontri ai tanti progetti musicali e alle incisioni discografiche e DVD, promossi e sostenuti dal Centro nel lungo sodalizio con l’Orchestra della Pietà de’ Turchini e con Antonio Florio che del Centro è stato uno dei fondatori e il direttore artistico fino al 2009.

Dal 2010 l’Associazione si trasforma in Fondazione di diritto privato, proponendosi sempre più come polo di aggregazione, di produttivo scambio tra musicisti, ensemble, studiosi, ricercatori a difesa di un’immagine positiva e colta della città di Napoli nel mondo intero. Presieduto da Marco Rossi dal 2003 e da Mariafederica Castaldo, che ne è la direttrice generale dalla data di costituzione, il Centro si avvale di due comitati, uno artistico e l’altro scientifico per la programmazione musicale e didattica e l’attività di ricerca ed editoriale. Del primo fanno parte: Guido Barbieri, critico musicale di radio 3 e di molte testate giornalistiche italiane; Fiammetta Greco presidente della Fondazione Nehaus di Roma; Maria Majno, presidente delle European Mozart Ways, Susan Orlando e Paologiovanni Maione, musicologi esperti rispettivamente di Vivaldi e di repertorio napoletano tra Sei e Settecento. Del secondo: Elena Sala di Felice (Università di Cagliari), Paolo Fabbri (Università di Ferrara), Nicola De Blasi (Università Federico II di Napoli) e Francesco Cotticelli (Seconda Università di Napoli).

Produzione e diffusione, ricerca, editoria ed alta formazione sono gli ambiti nei quali l’Associazione e ora la Fondazione, ha impegnato le migliori energie e risorse, anche a scopo benefico realizzando progetti per bambini e ragazzi, “a rischio” dei quartieri spagnoli, nel tentativo di avvicinarli alla musica, al canto, alla recitazione o agevolandone la partecipazione ai concerti in cartellone con accesso gratuito, idealmente richiamandosi alla tradizione degli antichi 4 Conservatori napoletani, tra i quali quello di Santa Maria della Pietà de’ Turchini dal quale ha derivato la propria denominazione. Anche grazie ad una base operativa prestigiosa nonchè strategica, per la sua collocazione urbanistica: il Monastero e la Chiesa di Santa Caterina da Siena, il Centro di Musica Antica è riuscito a proiettare sul campo nazionale e internazionale, il proprio messaggio artistico e culturale, senza trascurare l’immediato e problematico contesto territoriale nel quale si inserisce, contribuendo concretamente alla sua crescita socio-culturale e alla sua riqualificazione.

Le attività del Centro di Musica Antica si orientano in molteplici direzioni: dalla produzione e diffusione di spettacoli musicali dal vivo, in forma scenica o concertistica, alla formazione altamente qualificata di giovani musicisti e cantanti, attraverso masterclass, corsi e laboratori; dalla ricerca scientifica all’editoria, dai concorsi internazionali di canto barocco ai progetti per i bambini.

La missione portata avanti negli anni è stata quella di “spolverare” i cataloghi dei grandi “artigiani” partenopei dei secoli XVII/XVIII/XIX, inseguendo, attraverso un percorso coerente e sapiente, una moltitudine di artisti cui si è ridata dignità storica e soprattutto la “voce” che meritavano, nella importante scacchiera musicale europea sei-settecentesca, attraverso progetti musicali e discografici realizzati in collaborazione con musicisti di prestigio internazionale ed anche con giovani talenti emergenti. Non c’è dubbio che l’aspetto più originale e caratterizzante del Centro sia stato proprio quello di coniugare esecuzione e messinscena con ricerca e riflessione scientifica, dando vita un dialogo che nel tempo è divenuto sempre più vivo e fecondo, e grazie al quale le produzioni del Centro sono divenute puntuali occasioni per altrettanti approfondimenti scientifici.

Nè vanno tralasciate le sperimentazioni nell’ambito della musica contemporanea, tradizionale, finanche jazz, con alcune produzioni e prime esecuzioni assolute di autori più affermati o emergenti. Nel tempo poi la ricerca si è ritagliata lo spazio per una propria autonoma progettualità, i cui risultati più significativi sono stati la realizzazione di diversi convegni di studi internazionali e il conseguente avvio di una doppia collana editoriale, Turchini Edizioni, di partiture e saggi, dagli esiti non meno lusinghieri, come il primo volume della Storia della Musica e dello Spettacolo a Napoli: Il Settecento, cui ha contribuito con la sua prefazione il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il volume, di cui è stata realizzata anche l’edizione in lingua tedesca per la Bärenreiter in collaborazione con le European Mozart Ways; il Da Ponte Network e l’Istituto Italiano di Studi Filosofici, ha avuto la sua presentazione ufficiale al Festival di Pentecoste di Salisburgo, nel 2010. Dal 2011 la Fondazione accoglie nella propria sede l’Associazione Maestri di Strada ONLUSS presieduta da Cesare Moreno con la quale collabora per la realizzazione di progetti per bambini e per le fasce della popolazione a più alta esclusione sociale. In convenzione con conservatori del Sud Italia e istituzioni di alta formazione italiane ed europee il Centro dedica grande attenzione alla formazione e promozione di giovani eccellenze musicali e vocali.

La Fondazione è membro del REMA ( Resau Europèenne Musique Ancienne); EMW (European Mozart Ways); Da Ponte Network; Federculture, Sistema MED (Sistema Musica e Danza in Campania nell’ambito dell’Agis).

Nel 2020 il progetto ha ricevuto il prestigioso premio “Franco Abbiati” come “migliore iniziativa musicale” al fianco di Marta Argerich, Kirill Petrenko, Accademia di Santa Cecilia, Teatro alla Scala, teatro dell’Opera di Roma.