Io sono l’ultimo ebreo è il sottotitolo del libro di Chil Rajchman, uno dei 57 ebrei del Sonderkommando sopravvissuto alla fuga dal lager di Treblinka. La parola l(o)ast all’interno del titolo di questo spettacolo di teatro danza è il risultato dell’accostamento dei termini last (ultimo, per riprendere la testimonianza di Rajchman appunto), e lost (perso, smarrito, disperso), che si vuole riferire sia alla condizione psicologica degli ebrei costretti all’esperienza dell’Olocausto, sia al progetto nazifascista di annientamento e dispersione di diverse comunità, tra cui quella ebraica.
Coreografie SIMONE LIGUORI
Drammaturgia EIRENE CAMPAGNA
Direzione artistica ANTONELLA IANNONE