Per Suoni da Capogiro dell’ Associazione Talenti Vulcanici “Jean-Philippe Rameau, fra scienza e delirio dei sensi” .
Partendo da un dettaglio di un famoso quadro di Watteau, L’Embarquement pour Cythère (una donna si volta di tre quarti mentre il suo galante la porta verso l’imbarco: i protagonisti si stanno avviando verso l’isola dell’amore o la stanno lasciando?), questo recital si pone su una soglia: nel passato, gli splendori dell’Ancien Régime al suo culmine, la civiltà fastosa della Versailles barocca; nel futuro, la decadenza di quei fasti e l’inquietante ma magnetico ignoto. Jean-Philippe Rameau abita questa soglia.
Non solo: vi è in lui il conflitto profondo, che genera un’arte sorprendente, fra la mentalità scientifica, cartesiana e una visione magica, irrazionale, che lo porta a intuizioni completamente svincolate dal suo tempo – e forse da ogni tempo. Attraverso le ultime raccolte di Pièces de Clavecin, in cui si alternano tradizionali danze e suggestivi brani dai titoli immaginifici, faremo un viaggio fra i visionari paradossi di colui che è considerato il padre della musica francese.
L’interpretazione al pianoforte di Luca Ciammarughi è anche un omaggio a Camille Saint-Saëns nel centenario dalla morte: fu infatti Saint-Saëns, a fine Ottocento, a dirigere la prima edizione delle Opere Complete di Rameau, suonando inoltre i lavori tastieristici dell’illustre avo sullo strumento moderno.
Luca Ciammarughi, pianoforte e cembalo
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